Di Flumeri G, Pacelli F, Abatini C, Lodoli C, Di Giorgio A. Morbilità e mortalità dopo chirurgia citoriduttiva e chemioterapia intraperitoneale in ipertermia in trenta casi di carcinosi peritoneale: esperienza di un singolo centro. Chirurgia 2018;31:168-78. DOI: 10.23736/S0394-9508.18.04767-8
INTRODUZIONE: La carcinomatosi peritoneale (PC) rappresenta spesso l’evoluzione di un tumore addominale. La chirurgia citoriduttiva (CRS) con chemioterapia intraperitoneale ipertermica (HIPEC) può migliorare i risultati oncologici, ma è associata a elevata morbilità e mortalità. Lo scopo di questo studio è analizzare la morbilità e la mortalità di questa procedura.
METODI: Trenta pazienti con PC sono stati sottoposti a CRS + HIPEC presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, da gennaio 2015 a dicembre 2016. È stata condotta un’analisi statistica uni- e multivariata per valutare l’impatto di variabili demografiche, patologiche, chirurgiche e relative all’HIPEC sulla morbilità e mortalità a 30 giorni. Le complicanze sono state classificate secondo la Common Terminology for Adverse Event v. 4.03. L’analisi statistica è stata eseguita con SPSS versione 20 per Windows.
RISULTATI: I tassi complessivi di morbilità e mortalità sono stati rispettivamente del 43,3% e 3,3%. Complicanze postoperatorie maggiori (CTCAE≥3) si sono verificate nel 13,3% dei pazienti. Tra le variabili associate a complicanze maggiori nell’analisi univariata (performance status ECOG, chemioterapia pregressa, numero di anastomosi, durata dell’intervento e farmaco utilizzato per HIPEC), solo il numero di anastomosi è risultato statisticamente significativo nell’analisi multivariata.
CONCLUSIONI: La chirurgia citoriduttiva con chemioterapia intraperitoneale ipertermica rappresenta un’opzione fattibile per i pazienti con carcinomatosi peritoneale nel nostro ospedale. I tassi di morbilità e mortalità sono accettabili e sono state identificate alcune variabili utili per migliorare la selezione dei pazienti.
